Per comprendere il termine Iniziazione possiamo rievocare i misteri
eleusini di Demetra,[1]
i riti iniziatici che implicavano la rivelazione di segreti e l’ammissione
nell'associazione misterica, e che erano volti ad allontanare il terrore della
morte e a garantire vita beata nell’aldilà. Cerimonie iniziatiche sono presenti
in tutte le culture umane. Attraverso il compimento di tali cerimonie l’adolescente
veniva iniziato alla vita adulta. Iniziazione deriva dal verbo latino inire che significa entrare. Sicché essere iniziati vuol dire entrare in un luogo
sconosciuto e divenire in grado di comprendere cose misteriose. È chiaro quindi
che l’iniziato è colui che subisce una trasformazione tale da permettergli di
intraprendere il cammino della vita. Come questi riti si svolgessero rimane
tuttora un mistero. La parabola dei riti iniziatici è contenuta nelle
narrazioni fiabesche, nelle quali un eroe affronta prove attraverso le quali struttura la sua
identità e diventa adulto.
Come esempio si può ricordare la fiaba
di Andersen che si intitola Mignolina. Nelle fiabesche peripezie dell’eroina è
celata l’iniziazione ai misteri della vita. Ecco la trama. Una donna sterile
riceve un chicco d’orzo da una strega e lo interra in un vaso. Dal seme spunta
subito un bellissimo fiore, simile a un tulipano che al bacio della donna si schiude
e, mostra seduta sul pistillo, “ una fanciullina piccina piccina, molto
delicata e graziosa, non più alta di un mignolo”[2],
la quale perciò viene chiamata Mignolina.”
Mignolina, mentre dorme in un guscio di noce, tra petali di
fiori che le fanno da coltre e cuscino,
viene rapita da una rospa che vuole darla in sposa a suo figlio. Cominciano da
qui le peripezie di Mignolina. Viaggia lungo un fiume adagiata su una ninfea,
poi scende sotto terra, nella tana di una talpa, dove con cure amorevoli riesce
a far tornare in vita una rondine esanime. Sulle ali della rondine, quando
torna Primavera, sfugge alle nozze con un ripugnante talpone ed approda infine
in un giardino di fiori bianchi, bellissimi, tra i larghi petali dei quali
vivono gli angeli dei fiori. Su di essi regna un principe che “era bianco e
trasparente come se fosse di vetro, e sulla testa aveva una graziosissima
corona e sulle spalle delle bellissime ali lucenti; di statura non era più alto
di Mignolina. …Si tolse subito dal capo la coroncina d’oro, la pose sul capo di
lei e le chiese come si chiamava e se voleva essere sua moglie…”[3]
Mignolina diventa così la sposa del
principe dei fiori ricevendo il nome di Maia. Maia in greco vuol dire mamma ed è uno dei nomi della dea della natura vivente.
Demetra e Mignolina/Maia. Iniziazione-rito-mito-mistero. Comunque sia, l’iniziazione implica una
trasformazione della persona che acquista facoltà superiori e inizia, appunto, la
conoscenza della vita. Va da sé che la conoscenza è un’attività che coinvolge
l’intera persona. Conoscere quindi vuol dire trasformarsi nella relazione con
il mondo. Se questo passaggio non avviene non si dà conoscenza, ma solo
registrazione più o meno chiara ed ordinata di dati che prima o poi saranno
dimenticati.
Iniziazione - rito - mito - mistero. E’ impossibile
sapere quando l’iniziazione si compia, specialmente quella di un altro. Non possiamo
neanche chiedercelo. Iniziare qualcuno vuol dire schiudergli le porte su mondi misteriosi…e
poi…silenzio.