Ti assomigliano tutte. Cynthia
inquieta. Molly pensosa. Ma anche la volubile e distratta Hyacinth.
Non ti è estranea la ruvida delicatezza di Lady Harrieth e neppure
la sua anfitrionica madre, Lady Cumnor. A momenti, seduta
nel salottino ovattato a versare tè bollente nelle chicchere,
sei entrambe le signorine Browning, la granitica Sally e
la mansueta Phoebe. E persino la discreta presenza della defunta
madre di Molly, o quella fragile e fuggevole di Mrs. Hamley ti
attraversano. Tuttavia, ammettilo, vuoi essere Molly Gibson, perché
Molly Gibson le comprende tutte, e riesce a dominarle nella sua vasta
interiorità.
Eppure Cynthia è
la seduzione. Dovunque appare, il mondo le gira intorno. È amabile
oltre che splendente. E lei gode di essere ammirata e di piacere. Non
insegue la felicità, ma il gradimento. Amabile, amata, ma non
amante, Cynthia è un'infelice consapevole, lo sai bene. È
prigioniera del suo voler piacere a tutti i costi. Morto il padre, si
è modellata nella solitudine affettiva, tenuta a distanza dalla
madre frivola ed ambiziosa, sospesa in un'esistenza dominata dalla
menzogna, incapace di comprendere la vita.
Ma che senso ha la
vita? Se non quello del pathos, tutto dello spirito, che ti relega
nella solitudine e ti riempie del desiderio di diffondere amore,
senza sentimentalismi e facili consensi, accogliendo il mondo buono e
quello cattivo, fino a risentirne nella carne? La vita solitaria,
anche nel salotto più affollato, è una sensibilità discreta che
riesce a comprendere in silenzio tutte le passioni degli straordinari
drammi ordinari.
Con questa
discrezione lo sguardo innocente di Molly Gibson si posa sul mondo e
si educa a celare il dolore, ad amare senza corrispondenza. Si
espone noncurante al pettegolezzo delle comari di Hollingford per
amore di Cynthia, come può fare solo l'autentica femminilità che
ama con libera coscienza. Gli occhi di Molly si sono esercitati a
guardare i fiori. Lo spettacolo della natura e dei giardini la
ristora. È sua consuetudine contemplare il giardino dal bovindo, in
un ritiro luminoso e profumato da cui lo spirito torna rinvigorito.
Il bovindo è aperto su un mondo ben più vasto di quello affollato e
frastornante nel quale Cynthia sperimenta il suo fascino e si appaga
del gradimento che riscuote, nel desiderio vano di scaldare il cuore.
Eppure se non ci
fosse Cynthia, Molly non sarebbe. L'una dà modo di essere all'altra.
Si specchiano l'una nell'altra.
Ti sembra
mirabilmente fatale che il romanzo non sia concluso e che si
interrompa proprio quando Cynthia esce di scena per entrare
definitivamente nella mondanità, mentre Molly, convalescente, resta
a casa.
Nei tuoi occhi è impresso il bovindo a suggello della storia: quel bovindo da cui lo
sguardo di Molly si protende, appagato dall'attesa felicità.
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