“Quando un allievo si trovava
paralizzato di fronte alla tela bianca, incapace di procedere,
vittima della tela bianca, il maestro interveniva immergendo uno
spazzolone in un secchio di colore e imprimendo un violento colpo
sulla tela. Questa offesa traumatica sortiva un effetto immediato:
l'allievo, liberato dall'angoscia e dall'inibizione poteva finalmente
procedere nel suo lavoro”.
Questo aneddoto, che riguarda Emilio
Vedova, insegnante di pittura presso l'Accademia di Belle Arti di
Venezia, è narrato da Massimo Recalcati nel volumetto “L'ora di
lezione” edito da Einaudi e io lo riporto come metafora di me
stessa seduta davanti alla pagina bianca ma anche di qualsiasi uomo o
donna che si trovi nel desiderio di creare qualcosa di innovativo.
Come dice Recalcati, prendendo spunto
dall'aneddoto sul maestro di pittura, “il colpo di spazzolone che
si getta con forza sulla tela immacolata cerca il vuoto, l'aria,
l'ossigeno...” perché “il vuoto della tela bianca non è mai
davvero vuoto. È piuttosto sempre troppo pieno”.
Questo disagio davanti ad una tela
vuota che in realtà è piena mi riguarda mentre desidero scrivere
qualcosa di nuovo sulla scuola. Mi sforzo di resettare la mia testa
troppo piena di idee e di parole già formulate ed espresse sulla
scuola. Vorrei trovare un altro stile un' altra forma. Vorrei bucare
la trama ormai storica intessuta di “risorse umane, monitoraggio,
valorizzazione, crediti, debiti, autonomia, risorse aggiuntive,
differenziazione, competenze, recupero, verifica, contratto, scatto,
gradone, progressione di carriera, investimenti, efficienza, valutazione,
meritocrazia". Uno shock cognitivo rigeneratore è l'illuminazione che
interviene nella vita, come capita spesso a uno studente davanti ad
un problema scolastico.
“Eureka!” diceva Archimede, trovando la soluzione nuova che apre strade nuove alla scienza e all'arte umane. Ma, per essere colti da uno shock cognitivo, bisogna disporsi anche ad uno shock emotivo, quello del colpo di spazzolone sulla tela bianca troppo piena.
“Eureka!” diceva Archimede, trovando la soluzione nuova che apre strade nuove alla scienza e all'arte umane. Ma, per essere colti da uno shock cognitivo, bisogna disporsi anche ad uno shock emotivo, quello del colpo di spazzolone sulla tela bianca troppo piena.
Chi scrive è un'insegnante, donna. Ha familiarità
con altre parole: dolore, insicurezza, frustrazione, errore,
sacrificio, ripensamento, dubbio, ricaduta, entusiasmo, perplessità,
speranza rinata, conflitto, solitudine, rabbia, sconforto, gelosia e
vergogna nel provarla, fatica, impulsività, amore, desiderio e
ancora speranza.
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