Le brume di marzo profumano di biancospino
e velano conche muschiate molli di mammole.
Le brume di marzo sognano una caduta all'indietro
alle soglie di pietra brillante
dove un cancello di tortili ferri barocchi
cigolando s'apre ad un ignoto giardino.
Un frullo alato palpita nell'intrico dei rovi
grondanti perle di rugiada
e alita tra i rami ingemmati d'incerto verde
e tra impazienti corolle bianco rosa
dischiusesi ardite nell'aria
che non sa più dell'inverno
né ancora sa di primavera.
Nell'assoluta bellezza di un varco ignaro.
Limitare del sogno che non si schiude
gemmato di acerbe rose, gelose
di sbocciare, contente dell'attesa...
nelle brume di marzo.
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